Giuseppe
Revelant muart ai 29 di novembar dal 2020 --- Addio a Beppino, tecnico
delle mani d'oro
Grave lutto a Gemona, dove è morto Giuseppe
"Beppino" Revelant. La notizia della sua scomparsa si è velocemente diffusa ieri in centro a Gemona dove Giuseppe da circa 40 anni gestiva il noto negozio "Elettromeccanica" di via Caneva, che aveva ereditato da padre Paolo il quale lo aveva aperto con tanto di officina ancora prima del terremoto. A Gemona, tutti conoscevano Beppino: tantissime persone sia del paese ma anche da fuori sono andate da lui a farsi riparare qualcosa. Come ricordano i suoi familiari quello di Beppino prima che un lavoro, era una passione innata che fin da giovane lo aveva visto armeggiare con circuiti, apparecchi, schede, fino alle più recenti tecnologie: Beppino riparava tutto, da una semplice lampadina portata da qualche anziano, fino ad arrivare a schede elettroniche e strumenti più complessi che spesso gli portavano da lontano perché sapevano che lui probabilmente avrebbe trovato una soluzione. Beppino aveva ereditato quella mentalità dal padre e nella sua vita aveva continuato a restare aggiornato, anche con l'arrivo di smat-phone. Nel suo negozio di via Caneva aveva realizzato un vero e proprio laboratorio dotandosi di strumentazioni sofisticate che solo lui sapeva utilizzare. Per lui riparare qualcosa era una soddisfazione, tanto che dopo aver raggiunto la pensione, aveva voluto mantenere la sua attività in centro storico. << Nostro padre - dicono i figli Fabrizio e Alessandro - era sempre disponibile e gentile con tutti, e il grande affetto che in molti ci stanno manifestando in questi giorni ce lo dimostra ancora di più. Siamo tutti fieri di lui e di quanto ha fatto per tutti quelli che conosceva>>. <<
Perdiamo una splendida persona - ha detto il sindaco Roberto Revelant -,
un amico di molti, un riferimento per la nostra città vista la sua
straordinaria competenza in materia elettronica. Ci uniamo ai familiari,
il loro dolore è anche il nostro >>.
Articolo scritto da Piero Cargnelutti sul Messaggero Veneto del 1° dicembre 2020 |