Un monumento davvero brutto La dice molto bene la signora Marchetti che manifesta con semplicità e genuinità la brutta costruzione di un monumento, nel cimitero di Gemona, a ricordo dei morti per il terremoto del 1976. A parte il costo che dovrebbe aggirarsi sui 60/70.000 euro, a carico della collettività, l'uomo qualunque può contestare: l'utilizzo di marmo costoso e poco adatto alle intemperie; di uno spazio enorme per contenere anche frasi poco significative; di una vaschetta lungo il perimetro interno dell'opera, contenente acqua in putrefazione; a solo un mese dal ricordo della tragedia, fiori e ghirlanda commemorativa, appassiti e non sostituiti. Il ricordo delle vittime di quella tragedia potrebbe benissimo essere rappresentata da una stele di pietra, con un'efficace frase letteraria, il tutto vivificato come scrisse il Foscolo, da una pianta perenne <<un'odorata d'arbore amica >> che << le ceneri di molti ombre consoli >>. Con ciò onoreremmo di più i morti, risparmiando sulle tasche dei viventi. Mario Bertossi lettera
apparsa sul Messaggero Veneto di Udine del 17 giugno 2006 |