Risposta a "Il Quotidiano del Friuli"

Sul n. 149 (anno 24°) questo giornale, a firma di Tullio Mikol, mi propone – sia in forma dubitativa (“Meriterebbe il ‘tapiro d’oro’  “)come candidato ad un premio tutto sommato prestigioso. Ma – siccome sono convinto di non meritarmelo – chiedo ospitalità per spiegare perché.

Prima di tutto qualche informazione. La “Lega Friuli” è stata costituita con atto notarile nel 1990; nel 1995 ha partecipato alle elezioni per il Consiglio provinciale di Udine raccogliendo quasi 13 mila voti; attualmente conta 12 consiglieri comunali in carica.

Non è nata “per generare confusione” e gli elettori lo hanno ben capito da tempo.

Mikol, invece, non ha ben capito il senso della nostra proposta (che non è affatto nuova perché appariva nel nostro programma elettorale del 1995).

Certo. A Udine e altrove il Friuli esistono benemerite emittenti private che, in questi anni (e quando siamo stati invitati – in verità raramente – di buon grado abbiamo accettato di partecipare alle trasmissioni), hanno fornito una preziosa informazione “alternativa” a quella della Rai di Trieste.

Nella nostra proposta noi sosteniamo che gli Enti pubblici friulani, davanti ad una Rai sorda alle giuste proposte e alle sacrosante richieste, utilizzando anche le preziose esperienze della radio e delle televisioni finora operanti, si impegnino per realizzare una fonte di informazioni alternativa a quella della Rai.

D’altro canto, caro Mikol, non abbiamo fatto che sottolineare l’esortazione fatta recentemente a una emittente televisiva locale da un notissimo giornalista, il quale ha affermato che, in questo campo, è ora di “fâ di bessôi”, concetto nostro da tempo.

Quanto ai “bez”, io ho l’orgoglio di poter dire che ho sempre pagato con i miei.

  Udine, 8.2.2001

                                                                        Sergio Cragnolini

                                                                        Segr.pol. “Lega Friuli”