2003: Anno storico per Bordano

 

 

La Lega Friuli, lista di minoranza in seno al consiglio comunale di Bordano, composta dagli esponenti (considerati “ospiti” dal sindaco in quanto non residenti) Vittorio D’Antoni, Massimiliano Di Lenardo, Giorgio Bernardis e Sergio Cragnolini, deve esprimere innanzitutto un plauso per l’operatività e l’impegno svolto da parte della maggioranza nell’interesse dei bordanesi nel corso del corrente anno, ed i frutti si sono visti anche per l’impegno profuso durante gli anni precedenti.

Purtroppo, la minoranza non è nella stanza dei bottoni, non decide nulla, ma il suo compito è solo quello di controllare, confermare od opporsi ai programmi della maggioranza, al massimo stimolare o proporre possibili proposte.

            Ad ogni modo sta per chiudersi questo 2003 con un bilancio nettamente positivo sia per le opere concluse nel corso dell’anno sia per la qualità e la sostanza dal punto di vista materiale: ciò che rimane ai posteri. Basta considerare un’opera per tutte: l’inaugurazione e l’inizio dell’attività  della Casa delle Farfalle avvenuto lo scorso 5 aprile. Dall’inaugurazione ad oggi ha superato le stime più rosee di visitatori. E’ un punto di riferimento nel campo della entomologia a livello internazionale e meta di studiosi, universitari, scolari e semplici cittadini. Grazie a questa opera e alle altre attrattive quali i “murales”, l’ambiente salubre, il verde, il lago, molti turisti scelgono Bordano come meta o tappa di transito per gite istruttive di studio o semplicemente per svago personale.

            L’amministrazione comunale, oltre a sviluppare insieme alle associazioni di volontari locali il settore del turismo, impegnandosi giornalmente nella diffusione di messaggi per far conoscere quello che la gente può trovare a Bordano (con il “tratôr” del sindaco Enore Picco), porta avanti  programmi per lo sviluppo artigianale in loco per poter dare un posto di lavoro certo e vicino a casa ai residenti: ciò non è mai successo per questo paese che ha conosciuto da sempre l’emigrazione e una economia povera .

            L’anno si è aperto con un consiglio comunale storico (20.1.2003). In occasione dell'inaugurazione della nuova scuola elementare della frazione di Interneppo, ricostruita dopo il terremoto del 1976, il Consiglio Comunale di Bordano si è trasferito per una normale sessione ordinaria con all'ordine del giorno undici argomenti di discussione.

            Per la prima volta una ventina di persone della frazione erano presenti alla seduta consiliare del 20 gennaio 2003 anche perché, voluta dal sindaco Enore Picco e dalla sua maggioranza su proposta del capogruppo di minoranza, il gemonese Sergio Cragnolini, tale occasione risulta essere un elemento storico per la borgata.

            Infatti negli annali della storia del Comune di Bordano risulta che: ..."Con l'ordinamento civico del Regno Italico di Napoleone, (1809), la denominazione di "Comunità di Interneppo" fu sostituita con quella di "Comune di Bordano", pur rimanendo la sede in quel di Interneppo.
            Nel 1866, caduto il Regno Lombardo - Veneto, la sede municipale fu trasferita nell'abitato di Bordano, aumentato di popolazione, più prossimo e di più facile accesso agli Uffici Mandamentali e Provinciali.
            In quel periodo era sindaco Colomba Antonio Marziano fu Francesco e fu Picco Caterina (1819-1877).
            Sempre nel 1866, i registri e tutti gli atti relativi al Comune vennero trasportati nella nuova sede, con la gerla, da Piazza Antonia fu Pietro e fu Del Bianco Elisabetta, nata a Interneppo il 31.7.1850 ed ivi morta nel 1932."

                Interessante è stato l'intervento di un'anziana di Interneppo, presente alla seduta, che ha preso la parola per ricordare che la scritta "Municipio" , su un'abitazione della borgata, ha resistito sino al 1976 quando il terremoto ha distrutto l'intero paese.

            Finalmente quest’anno la toponomastica friulana ha avuto pari dignità anche sui cartelli stradali d’ingresso alla cittadina (foto di un cartello stradale !!) , inoltre è divenuto usuale vedere la bandiera friulana anche sulla facciata del municipio, ciò avviene dal 2 ottobre 2000 anche per l’interessamento profuso dalla minoranza.

            Insomma, per i bordanesi  e per l’amministrazione comunale tutta un anno ricco di soddisfazioni e di “robis ch’a contin” concluse con risultati nettamente positivi.

            Durante la prossima primavera si effettueranno le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale e forse la riconferma dell’attuale sindaco (leggi permettendo). Ogni modo il prossimo consiglio comunale troverà molte strade tracciate con l’unico obiettivo: l’interesse dei bordanesi. Alcune ben avviate, da mantenere,  altre da sviluppare.

Sergio Cragnolini

 Bordan, ai 7 di dicembar dal 2003