Il diktat
espresso dal consigliere regionale Marsilio (scordando che il suo dovere
di essere super partes) merita sentiti ringraziamenti dai friulani
sostenitori del "no" alla Provincia dell'Alta Carnia, in quanto rileva che
lo scopo della giunta Illy è quello di spezzettare il Friuli sino a
frantumarlo.
Ha legiferato in modo da escludere dalla
consultazione referendaria del 21 marzo prossimo gran parte dei Comuni di
questa provincia, ritenendoli bugiardamente non interessati. Nel 1968, con
la creazione della Provincia di Pordenone (che aveva almeno una base
economica valida nelle sue industrie), la Provincia di Udine perse 51
Comuni. Ora gliene vogliono scippare altri 43: e noi non dovremmo
considerarci interessati !
Bella democrazia ci viene prospettata se, come sostiene
il signor Enzo Marsilio, la nuova Provincia <<s'ha da fare a ogni costo
>>, obbligando i Comuni in cui eventualmente prevalesse il "no", a aderire
al nuovo ente contro la loro volontà. A questo punto, sarebbe più saggio
risparmiare il costo per un referendum inutile. Tale spudorato modo di
agire spero serva a far comprendere agli indecisi, nonché a quanti in
buona fede avevano deciso per il sì, che è indispensabile votare no, anche
per non imporre agli abitanti dell'intera regione l'alto costo per un
nuovo carrozzone privo di contenuti, quindi inutile per gli stessi Comuni
che dovrebbero trarne vantaggio. Che senso ha creare una Provincia
regionale con autonomia e poteri molto limitati rispetto alle altre
province con Prefettura, Questura, targa automobilistica propria e quant'altro?
Il solo obiettivo di chi vuole tale ibrido è indebolire ulteriormente la
Provincia udinese e distribuire nuove poltrone di comodo.
Suvvia, riflettiamo seriamente, smettendo di
essere solo "onesti e lavoratori"; cerchiamo di essere anche furbi e
saldi, tirando fuori il nostro orgoglio sopito. Proprio nel momento
attuale in cui si vogliono costituire Regioni europee, si studiano
accorpamenti di ogni tipo per contare di più, il triestino Illy vuole
smembrare il Friuli. Si vede che ritiene applicabile soltanto all'area
giuliana il concetto degli slogan che la sinistra sbandiera spesso, come:
<< Uniti per unire; insieme si vince; l'unione fa la forza; uniti con
l'Ulivo, per l'Europa >>. Persino il presidente del Veneto Galan esorta la
Cdl con parole sagge: << Non dividiamoci come i friulani ! >>. Proviamo a
chiederci per quale motivo non votano sì enti e persone importanti in
grado di valutare la situazione meglio di noi comuni cittadini.
Prendo a prestito l'ottima provocazione del
signor Ivano Zuliani di Udine (pubblicata dal nostro Messaggero Veneto su
"Il caso " del 26 novembre scorso) che, tralasciando la polemica
sull'istituzione della nuova Provincia, sposta l'attenzione
sull'opportunità di fare un referendum per una Udine più grande, allo
scopo di rendere Il Friuli più forte. Anch'io esorto chi è in grado di
fare qualcosa in tal senso a darsi una mossa.
Rosina Del
vecchio
Udine |